Corresponsabilità, il “puzzle” di opinioni emerso dal dibattito per la “Settimana della Legalità”

Parlando del videodibattito di oggi, giovedì 4 marzo, sul tema “La corresponsabilità oggi: noi, voi loro”, non stupisce che buona parte delle attenzioni mediatiche abbia riguardato le parole dell’assessore regionale all’Istruzione Luciano Caveri e del sostituto procuratore Manlio D’Ambrosi (nella foto). Nel primo caso, perché non è accaduto sovente che la politica affrontasse il tema della legalità declinandolo all’attualità giudiziaria (leggi infiltrazioni di ‘ndrangheta) e, nel secondo, per l’insolita opportunità di sentire un pubblico ministero fuori da un’aula di Tribunale, con riflessioni rivolte alla gioventù, sulla costruzione di una società fatta di partecipazione e di cittadini in grado di discernere le informazioni secondo la loro qualità.

Però, la videoconferenza – che rientrava nella “Settimana della legalità Bassa Valle” (i ragazzi dell’Istituzione Scolastica di Istruzione Liceale, Tecnica e Professionale di Verrès, tra i principali destinatari dell’iniziativa messa a punto da vari enti, istituzioni ed associazioni, erano collegati) – ha visto anche altri sette interventi e, per citare le parole di uno degli ospiti, “tanta carne è stata messa al fuoco”. Avendo avuto la possibilità, in qualità di moderatore, di sentirli a distanza ravvicinata (per quanto nel rigoroso rispetto dei protocolli Covid), mi hanno aiutato a riflettere, in particolare, quelli di Sveva Mancini (educatrice del Ser.D. dell’aUsl) e di Simone Jeantet (presidente della Consulta regionale degli studenti).

E’ successo perché hanno posto l’accento su temi forse desueti al nostro tempo, come il pronunciare dei “no” ai propri figli, o il riconoscere sommessamente che i ragazzi “non sono dei supereroi”, che oltre a lasciar intravedere una chiave di lettura alternativa per un periodo in cui proprio i più giovani stanno soffrendo maggiormente, tanta importanza hanno nella coscienza di sé stessi e, quindi, nella formazione di cittadini ispirati dalla legalità, valore attorno al quale ruotano tutti gli appuntamenti che si susseguiranno, tra webinar e laboratori nelle scuole, sino al prossimo 10 marzo.

Le mie sensazioni, però, non devono inficiare il giudizio altrui, quindi è giusto aggiungere che spunti interessanti non sono mancati pure da chi si è posto rispetto alla videoconferenza di oggi con un piglio maggiormente tecnico, dalla Sovraintendente agli studi Marina Fey alla presidente dell’Associazione nazionale pedagogisti Valle d’Aosta Elia Contoz. L’ora e mezza andata in diretta dalla Cittadella dei giovani di Aosta può essere riguardata qui sotto. GiustiziAndO e il suo curatore restano convinti che toccare alcuni temi, nella fattispecie quelli attinenti al pianeta legalità, sia sempre cosa buona, oltre a rappresentare un’occasione di dibattito cui chi tiene alla comunità in cui vive non deve sottrarsi.

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