
Sarà un processo a stabilire se l’Ispettore superiore forestale arrestato ieri è effettivamente colpevole delle ipotesi di reato evidenziate dalle prove raccolte (per quanto corpose, come raccontato in questo pezzo). Dimenticarselo sarebbe sbagliato, ma è altrettanto giusto ricordare un’altro aspetto della vicenda, perché soprattutto in rete generalizzare è un attimo.
Il fatto che, com’era già avvenuto nel caso dell’ex maresciallo “infedele” della Guardia di finanza, le indagini siano state affidate a uomini che indossano la stessa uniforme del fermato (ed anche che siano partite grazie a “segnalazioni di condotta irregolare”) sta a significare che il Corpo forestale della Valle d’Aosta possiede ancora gli anticorpi utili a far valere, al suo interno, le regole di cui pretende il rispetto dalla comunità.
Un argomento rassicurante, dinanzi a un sistema pubblico in cui si aprono crepe, ormai, quasi ogni giorno.